-Metodo Giornalistico Codificato-
Le neodiplomate presenti alla cerimonia di consegna sono emigrate dai loro Paesi molti anni fa. Hanno esperienze diverse alle spalle, ma in comune condividono la voglia di emanciparsi. Vogliono migliorare la loro vita e la loro posizione lavorativa. Così hanno deciso di acquisire tutti gli strumenti necessari per farlo. Hanno capito che avevano bisogno delle competenze fondamentali per fare il primo passo verso la loro indipendenza. E oggi, grazie al corso di informatica coordinato dal docente Piero Sbressa, si sentono finalmente libere di sognare un futuro migliore.
“Abbiamo condiviso molto insieme” dicono le donne che hanno conseguito il diploma sabato 28 settembre 2024 presso il Circolo Crocetta, sede del Caf MCL in via Stalingrado 16 a Cinisello Balsamo (MI).
La felicità e la commozione si leggono negli occhi di tutti i presenti e ognuno esprime i propri sentimenti: “Complimenti a voi! Avete ottenuto il massimo del risultato. Dieci risposte corrette su dieci domande” spiega l’insegnate alle sue studenti.
Tutte di origine sudamericana rispondono con ironia: “Tu hai imparato lo spagnolo” dicono sorridendo. Con un tono più confidenziale aggiungono: “Per ognuna di noi è stata un’esperienza che ci ha arricchito, non solo dal punto di vista accademico ma anche culturale. Un’esperienza bellissima”.
Sbressa sottolinea l’importanza delle relazioni interpersonali e l’empatia che si è creata con il gruppo: “A me non piace mettermi sul piedistallo e fare monologhi come fanno i politici. Io voglio creare interazione e coinvolgere le persone a cui sto insegnando qualcosa. Insegnamenti che poi potranno usare per migliorare la propria vita”, afferma.
“Hai avuto tanta pazienza con noi – dicono le neodiplomate e continuano – Ora abbiamo le basi per fare tanto altro e sarebbe fantastico proseguire con un corso avanzato. Con te abbiamo imparato tanti termini e nomi che non conoscevamo”, raccontano al docente. E lui risponde: “Tutto quello che vi ho insegnato fa parte della vita quotidiana e del linguaggio comune che dovete per forza sapere”.
Le competenze che hanno acquisito le rendono capaci di utilizzare diversi strumenti, ma anche cercare informazioni e fare ricerche valutando le fonti. “Quando vi ho spigato come fare, qualcuna è rimasta sorpresa di sapere che esistono diversi motori di ricerca. Vi ho sempre detto di fare il confronto per capire cosa serve a voi. Come quando chiamate l’idraulico e vi fate fare un preventivo. Ne chiedete più di uno. Ogni motore di ricerca ha un algoritmo diverso, quindi non fermativi alle informazioni di uno solo”, sottolinea Sbressa.
LE STORIE
“Io ho applicato quello che mi ha insegnato Piero, a casa. Volevo imparare a gestire i conti in modo da permettere ai miei famigliari di accedere alle mie informazioni nel caso in cui mi dovesse accadere qualcosa – racconta una donna e continua – Sono un’operaia e lavoro anche come colf. Queste competenze mi aiuteranno con una persona che dovrò curare. Lei è anziana e lavorava nelle relazioni pubbliche. Quindi dovrò portarle i documenti, trascrivere informazioni utilizzando il computer, leggerle le mail e rispondere”.
La voglia di raccontare la propria storia è tanta e anche le altre iniziano a farlo: “Io sono in Italia dal 1992, più di 30 anni. Questo diploma significa tanto per me. Considerando l’età e il tempo difficile da trovare per tutte, abbiamo fatto questo sforzo e ora i risultati si vedono con il diploma. Si vedono anche con le cose che facciamo ogni giorno. Io ad esempio ho fatto un viaggio all’estero e sono riuscita a fare tutto da sola grazie alle lezioni di Piero utilizzando sia il computer che il cellulare. Prima avrei chiesto a mio figlio, che doveva trovare il tempo per aiutare me, adesso no. Faccio tutto da sola. Ora prendo io il PC, lo accendo, cerco, vado di qua…vado di là. Mi rendo conto che mi serve tantissimo quello che ho imparato. Se in futuro mi capitasse di trovare un nuovo lavoro, con questo diploma farei un cambio a occhi chiusi” spiega una neodiplomata. “Ci sentiamo tutte più indipendenti, più libere” dicono in coro, consigliandolo anche alle altre donne.
“Io ricordo una lezione di Piero in cui mi ha spiegato alcuni passaggi. Poi sono andata a casa, e quando mi sono trovata in difficoltà ho pensato a lui. Così ho fatto esattamente quello che mi ha insegnato e sono riuscita a farlo da sola”, racconta una signora del gruppo.
“Le piccole, ma grandi cose”, affermano tutte insieme.
“Io lavoro in un luogo operatorio e siamo 60 dipendenti. Ora ci chiedono di usare il computer per fare tutto. Molte, anche se sono infermiere, non sanno usarlo perché sono anziane. Non sono aggiornate, quindi questo corso mi serve tantissimo. Anche in famiglia. Mio marito è un muratore e ha una ditta. Per seguire la commercialista lo devo aiutare e ora posso. Vorrei anche approfondire le mie competenze con un corso avanzato se è possibile”, afferma un’altra donna.
L’ultima testimonianza arriva da un’iscritta che nel suo Paese faceva la segretaria: “Sono arrivata in Italia molti anni fa e qui ho sempre lavorato come babysitter, badante o colf. Grazie a questo corso mi sono ricordata che lavoro facevo a casa mia e voglio continuare questo bel percorso di informatica”.
Alla domanda: “Vorrebbe tornare a fare il suo lavoro?” lei risponde: “Magari”.
Dopo aver condiviso le storie e i progetti futuri, la cerimonia si conclude con festeggiamenti, pasticcini, un bel brindisi tutti insieme e la voglia di continuare a emanciparsi sempre di più.
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